Ansia

Cos è l’ansia?

L’ansia è un’emozione provata in risposta a sensazioni di minaccia reale (ad es., uno sconosciuto per strada ci minaccia con un coltello) o figurata (ad es., situazione di performance, che può andare ad intaccare il nostro senso di autostima).

È molto importante distinguere tra ansia fisiologica e patologica. La prima ci prepara ad affrontare con la giusta preparazione una situazione difficile, come un discorso in pubblico o un esame universitario.

La seconda diventa disfunzionale in quanto, essendo molto più intensa, interferisce (negativamente) con la nostra prestazione; inoltre, è persistente, e ciò fa si che sia associata anche ad eventi neutri; in altre parole, anche in assenza pericoli, la nostra mente e il nostro corpo si attivano come se dovessimo affrontare una minaccia.

I sintomi dell’ansia

Psicologici: forte apprensione non commisurata alla portata dell’evento reale, nervosismo, alterazione della memoria e della concentrazione, rimuginio e preoccupazione, insicurezza e timore

Fisici: sono dovuti ad un’iperattivazione neurovegetativa e costituiti da palpitazioni, tachicardia, ipersudorazione, spasmi alla gola, dispnea, vertigini, bisogno frequente di urinare, sintomi gastroenterici, insonnia con difficoltà di addormentamento e risvegli frequenti.

Esordio e diffusione

Molti disturbi d’ansia si sviluppano in età infantile e tendono a persistere quando non curati. Sono più diffusi nella popolazione femminile, con un rapporto di 2:1 rispetto ai maschi.

Terapia

Il trattamento d’elezione è la psicoterapia cognitivo comportamentale (CBT). La terapia CBT standard mira a ridurre i sintomi dell’ansia (patologica), aiutando la persona a raggiungere un adeguato adattamento all’ambiente.

Vengono utilizzate principalmente due tecniche: da un lato, si lavora sui quei pensieri irrazionali che tendono ad aumentare il livello di ansia; in secondo luogo, il terapeuta aiuta il paziente ad intervenire su eventuali comportamenti disfunzionali messi in atto nel tentativo di affrontare le situazioni problematiche.

Altri obiettivi importanti consistono nell’imparare ad affrontare e tollerare l’inevitabile incertezza della quotidianità, i pensieri catastrofici e ricorsivi (rimuginio) e diventare sempre più consapevoli delle proprie emozioni.

A seconda della gravità del singolo caso, si può associare alla terapia CBT anche un trattamento di tipo farmacologico, utile per ridurre, almeno inizialmente, l’intensità dei sintomi e permettere al paziente di focalizzarsi maggiormente sugli obiettivi terapeutici sopra descritti.