"Non si diventa dipendenti da una macchina, ma dalle sensazioni ed esperienze che si provano durante l'uso di quella macchina..."
Kimberly Young

Uno zoom sulle dipendenze

Le nuove dipendenze

Cosa sono? Si tratta di tutte quelle forme di dipendenza definite anche comportamentali, ossia in cui l’oggetto della dipendenza stessa non è una sostanza chimica, ma un comportamento o un’attività. Ciò nonostante, il quadro sintomatologico è molto simile a quello delle tossicodipendenze; si possono osservare, infatti, urgente bisogno di praticare un’attività, nonostante la consapevolezza delle conseguenze negative ad essa connesse e fenomeni di:

  • Tolleranza: Bisogno di dedicare sempre più tempo all'attività per ottenere gli effetti benefici ricercati;
  • Astinenza: la riduzione o interruzione del comportamento può portare ad un'ampia gamma di sintomi, tra cui agitazione psicomotoria, emozioni di irritabilità, ansia, tristezza, pensieri intrusivi;
  • Craving: dall’inglese to crave, che significa “desiderare ardentemente”, consiste proprio in un desiderio incontenibile di attuare determinati comportamenti

Come è possibile tutto ciò? Davvero possiamo provare sintomi quasi totalmente sovrapponibili a quelli tipici delle dipendenze da alcol o stupefacenti senza che alcuna sostanza abbia interagito con le nostre cellule?

Gioco d'azzardo

Gioco d'azzardo

Agon (abilità) VS Alea (casualità): il gioco d’azzardo rientra nella categoria dei giochi di alea, in cui non contano l’abilità o l’esperienza del giocatore, ma solo la fortuna. L’avversario è il caso. Ecco perché spesso a questi giochi si associano superstizione e scaramanzia. I giocatori partecipano versando una somma in denaro, la “posta”. Se si verifica un determinato evento, il Banco versa al giocatore la vincita, in caso contrario incamera la posta. Nei giochi legalizzati (ad es. “gratta e vinci”), spesso il banco è lo Stato.

N.B.: l’azzardo patologico (Gambling) è stata la prima dipendenza comportamentale riconosciuta ed inserita nel Manuale Diagnostico Statistico (DSM 5) dell’American Psychiatric Association, nel 2013.

Internet Addiction Disorder

Internet Addiction Disorder

Definita per la prima volta nel 1995 dallo psichiatra Ivan Goldberg e presentata dalla psicologa Kimberly Young al congresso degli psicologi americani (Toronto, 1996) in un intervento intitolato “Internet-dipendenza: un uovo disturbo clinico”, l’Internet Addiction Disorder non è semplice da descrivere in maniera univoca, in quanto si tratta di un’ampia categoria che include svariate forme di dipendenza comportamentale, connesse con tutti gli elementi che possono essere trovati in Rete.

Per una trattazione più esaustiva di questa complessa e multisfaccettata tematica, raccomando la letture degli articoli pubblicati da PAGE ad aprile 2020, mese dedicato proprio alle nuove forme di dipendenza.

Di seguito, una breve descrizione delle principali forme di dipendenze senza sostanze, di cui si è molto parlato negli ultimi anni ma che, troppo spesso, tendono ad essere confuse tra di loro.

Gaming disorder

Gaming disorder

Secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, si tratta di “una serie di comportamenti persistenti o ricorrenti legati al gioco, sia offline che online, caratterizzati da: perdita di controllo sul gioco, sempre maggiore priorità data al gioco (a discapito di altre attività), al punto che questo diventa più importante rispetto agli altri interessi ed attività quotidiane; una continua escalation del gaming nonostante le conseguenze negative a livello personale, socio-familiare, occupazionale o in altre importanti aree di funzionamento”.

N.B: nel 2013, oltre al Gambling, è stata inserita nel DSM-5 anche una seconda forma di addiction comportamentale, chiamata "Gaming Disorder" nella sezione “condizioni cliniche che necessitano di ulteriori studi”, appendice in cui sono raccolte le condizioni non ancora ufficialmente riconosciute.

Ben 5 anni più tardi, nel 2018 l’OMS ha annunciato l’intenzione di inserire il Gaming Disorder tra le forme di dipendenza incluse nella nuova edizione dell’International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems (noto come ICD-11); il nuovo manuale è stato presentato per la prima volta nel maggio del 2019, durante l’Assemblea Mondiale della Sanità, ma entrerà ufficialmente in vigore a partire dal 1 gennaio 2022.

MUD Addiction

MUD Addiction

Con gli acronimi MUD (Multi User Domain) o MMO (Massive Multiplayer Online) si fa riferimento ai giochi di ruolo online, caratterizzati da veri e propri mondi virtuali in cui moltissimi utenti si incontrano ed interagiscono grazie alla Rete. Possiamo considerare questa forma di dipendenza come un sottoinsieme del Gaming Disorder, tuttavia sarebbe un errore non soffermarsi su alcune caratteristiche peculiari di questi particolari videogiochi:

  • Mondi virtuali interminabili ed immersivi, in cui il gioco procede senza interruzioni
  • Avatar, ovvero identità virtuali costruite ad hoc, con le quali in alcuni casi si finisce per identificarsi, fino a provare una sensazione di “sdoppiamento”
  • Gilde: spesso per poter progredire all’interno di questo mondo è necessario collaborare; si creano, quindi, gruppi di giocatori organizzati secondo una struttura gerarchica, in cui ognuno ricopre un ruolo ben preciso. In questo modo aumenta ulteriormente il legame con il mondo virtuale Per il resto, i meccanismi della dipendenza sono del tutto sovrapponibili con quelle del Gaming Disorder: quantità di tempo sempre maggiori dedicate al gioco (spesso necessarie per non vanificare i progressi raggiunti fino a quel momento), tentativi infruttuosi di controllare / ridurre l’utilizzo dei MUD, utilizzo continuativo degli stessi nonostante le conseguenze negative a livello personale, relazionale, lavorativo.
Gioco d'azzardo online

Gioco d'azzardo online

Con l’avvento della Rete, è diventato molto più facile ed immediato accedere ad applicazioni, appartenenti alla categoria “casinò”, “carte”, “dadi”; è importante fare una distinzione, dal momento che esistono due grandi categorie:

  • Giochi d’azzardo online veri e propri: comprendono tutte le caratteristiche sopra descritte
  • Quasi giochi d’azzardo: si tratta di applicazioni gratuite, spesso rivolte anche a minorenni; l’unica differenza rispetto ai giochi d’azzardo sta nel fatto che in questo caso manca l’elemento di lucro in senso monetario; tuttavia, rimane il meccanismo sopra descritto (posta – banco), e ciò fa si che i meccanismi psicologico coinvolti siano esattamente gli stessi