Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo

Cos è il DOC?

Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo colpisce dal 2 al 3% delle persone nell’arco della vita; è caratterizzato dalla presenza di pensieri intrusivi e ripetitivi (ossessioni) associati ad alti livelli di ansia, e spesso accompagnati da prolungati comportamenti volti a neutralizzare il pensiero ossessivo e l’ansia (compulsioni).

Ossessioni: pensieri, impulsi, immagini intrusivi, ricorrenti, persistenti, accompagnati da ansia e disagio marcati, che si inseriscono nel flusso dei pensieri in modo involontario. La persona non riesce ad allontanarli dalla mente. Il contenuto dei pensieri ossessivi viene vissuto come contrario alla personalità e al modo d’essere del paziente, che lo giudica estraneo ed insensato, tentando di resistervi o di neutralizzarli con altri pensieri o azioni (le compulsioni). Le ossessioni del DOC attivano emozioni sgradevoli e molto intense, come paura, disgusto, colpa. Queste attivano il conseguente bisogno di fare il possibile per rassicurarsi e gestire il proprio disagio.

Compulsioni: si tratta di comp ripetitivi, finalizzati ed intenzionali, eseguiti al fine di prevenire qualche evento temuto o di ridurre lo stato di disagio generato dall’ossessione. Possono anche essere veri e propri rituali / cerimoniali che devono essere eseguiti secondo regole rigide e sempre con la stessa sequenza.

Le compulsioni non sono necessariamente osservabili (overt), come il lavarsi le mani, riordinare, controllare, ma possono anche essere azioni eseguite a livello esclusivamente mentale (covert), come pregare, contare, ripetere parole mentalmente. La persona si sente, in ogni caso, obbligata a metterle in atto in risposta ad un’ossessione.

La terapia

Le linee guida internazionali indicano nella terapia farmacologica e nella terapia cognitivo- comportamentale i trattamenti dimostrati al momento più efficaci e, in particolare, nella procedura di esposizione con prevenzione della risposta (ERP) il trattamento psicoterapico d’elezione per il DOC.

La maggior parte degli studi dimostra che, in media, circa il 70% dei pz affetti da DOC trae beneficio dagli psicofarmaci o dalla terapia cognitivo comportamentale. La th farmacologica del DOC si basa essenzialmente sugli antidepressivi SSRI, e i paz che rx agli psicofarmaci di solito mostrano una riduzione dei sintomi del DOC dal 40 al 60%, mentre in quelli che rx alla terapia cognitivo- comportamentale la riduzione dei sintomi va dal 60 all’80%.

Il funzionamento dei disturbo ossessivo compulsivo è mantenuto da alcune specifiche credenze cognitive (intolleranza all’incertezza, pensiero catastrofico, pericolosità ed inaccettabilità dell’ansia provocata dai pensieri, responsabilità), la cui ristrutturazione rappresenta uno degli obiettivi della terapia.

Esordio e decorso del disturbo

L’esordio solitamente è graduale, e nel 70% dei casi avviene prima dei 30 anni. Il decorso è cronico, con peggioramento della sintomatologia in seguito ad eventi stressanti, e il tasso di remissione spontanea è minimo.