Cosa sono? Si tratta di tutte quelle forme di dipendenza definite anche comportamentali, ossia in cui l’oggetto della dipendenza stessa non è una sostanza chimica, ma un comportamento o un’attività. Ciò nonostante, il quadro sintomatologico è molto simile a quello delle tossicodipendenze; si possono osservare, infatti, urgente bisogno di praticare un’attività, nonostante la consapevolezza delle conseguenze negative ad essa connesse e fenomeni di:
Come è possibile tutto ciò? Davvero possiamo provare sintomi quasi totalmente sovrapponibili a quelli tipici delle dipendenze da alcol o stupefacenti senza che alcuna sostanza abbia interagito con le nostre cellule?
Agon (abilità) VS Alea (casualità): il gioco d’azzardo rientra nella categoria dei giochi di alea, in cui non contano l’abilità o l’esperienza del giocatore, ma solo la fortuna. L’avversario è il caso. Ecco perché spesso a questi giochi si associano superstizione e scaramanzia. I giocatori partecipano versando una somma in denaro, la “posta”. Se si verifica un determinato evento, il Banco versa al giocatore la vincita, in caso contrario incamera la posta. Nei giochi legalizzati (ad es. “gratta e vinci”), spesso il banco è lo Stato.
N.B.: l’azzardo patologico (Gambling) è stata la prima dipendenza comportamentale riconosciuta ed inserita nel Manuale Diagnostico Statistico (DSM 5) dell’American Psychiatric Association, nel 2013.
Definita per la prima volta nel 1995 dallo psichiatra Ivan Goldberg e presentata dalla psicologa Kimberly Young al congresso degli psicologi americani (Toronto, 1996) in un intervento intitolato “Internet-dipendenza: un uovo disturbo clinico”, l’Internet Addiction Disorder non è semplice da descrivere in maniera univoca, in quanto si tratta di un’ampia categoria che include svariate forme di dipendenza comportamentale, connesse con tutti gli elementi che possono essere trovati in Rete.
Per una trattazione più esaustiva di questa complessa e multisfaccettata tematica, raccomando la letture degli articoli pubblicati da PAGE ad aprile 2020, mese dedicato proprio alle nuove forme di dipendenza.
Di seguito, una breve descrizione delle principali forme di dipendenze senza sostanze, di cui si è molto parlato negli ultimi anni ma che, troppo spesso, tendono ad essere confuse tra di loro.
Secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, si tratta di “una serie di comportamenti persistenti o ricorrenti legati al gioco, sia offline che online, caratterizzati da: perdita di controllo sul gioco, sempre maggiore priorità data al gioco (a discapito di altre attività), al punto che questo diventa più importante rispetto agli altri interessi ed attività quotidiane; una continua escalation del gaming nonostante le conseguenze negative a livello personale, socio-familiare, occupazionale o in altre importanti aree di funzionamento”.
N.B: nel 2013, oltre al Gambling, è stata inserita nel DSM-5 anche una seconda forma di addiction comportamentale, chiamata "Gaming Disorder" nella sezione “condizioni cliniche che necessitano di ulteriori studi”, appendice in cui sono raccolte le condizioni non ancora ufficialmente riconosciute.
Ben 5 anni più tardi, nel 2018 l’OMS ha annunciato l’intenzione di inserire il Gaming Disorder tra le forme di dipendenza incluse nella nuova edizione dell’International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems (noto come ICD-11); il nuovo manuale è stato presentato per la prima volta nel maggio del 2019, durante l’Assemblea Mondiale della Sanità, ma entrerà ufficialmente in vigore a partire dal 1 gennaio 2022.
Con gli acronimi MUD (Multi User Domain) o MMO (Massive Multiplayer Online) si fa riferimento ai giochi di ruolo online, caratterizzati da veri e propri mondi virtuali in cui moltissimi utenti si incontrano ed interagiscono grazie alla Rete. Possiamo considerare questa forma di dipendenza come un sottoinsieme del Gaming Disorder, tuttavia sarebbe un errore non soffermarsi su alcune caratteristiche peculiari di questi particolari videogiochi:
Con l’avvento della Rete, è diventato molto più facile ed immediato accedere ad applicazioni, appartenenti alla categoria “casinò”, “carte”, “dadi”; è importante fare una distinzione, dal momento che esistono due grandi categorie: